TRIBUTO A TINO FRANCO AL NUOVO CINEMA AQUILA

Lunedì 27 Novembre, alle ore 19, la sala del quartiere pigneto promuove una serata a ingresso gratuito dedicata al regista scomparso di recente con la proiezione del documentario “Percepire l’invisibile” di cui Tino Franco è il regista. Due anni di confronto, riflessioni e riprese, in era Covid. Un lavoro congiunto tra utenti del Dipartimento Salute Mentale della ASL Roma 1, terapeuti e professionisti del cinema sul concetto di invisibilità. La visione del film sarà preceduta da un ricordo dedicato a Tino da parte di Francesco Ramon Franco, figlio del regista, diplomato in Ripresa del suono alla Scuola Volonté, e Matteo Martone, tutor dello script del documentario.  Al termine della proiezione testimonieranno il lavoro svolto per realizzare il film alcuni utenti del Centro di Salute Mentale Asl Roma 1 e gli psicoterapeuti che hanno coordinato, con l’associazione culturale Nel Blu Studios (del quale Tino Franco era il Presidente), il gruppo di lavoro. Ispirata a Franco Basaglia sul concetto di gruppo alla pari, il documentario rappresenta una riflessione sul tema dell’Invisibilità, riferito alle fragilità dell’essere umano causate dalla marginalità sociale.

“L’esperienza di scrivere e girare con gli utenti della ASL – ha raccontato Tino Franco – è stata l’occasione per mostrare la vita e la creatività delle persone che normalmente non vediamo o peggio non vogliamo vedere perché le consideriamo una minaccia per la comunità, dal momento che, tra tutte, la disabilità quella mentale è quella che fa più paura. Nel quadriennio 2019-2022, proprio durante la pandemia Covid 19, abbiamo continuato a credere di poter realizzare il cortometraggio, della durata di otto minuti circa, mettendo gli utenti nelle migliori condizioni per esprimersi e condividere l’esperienza. Nel mentre, abbiamo documentato questo laboratorio di “filmmaking” che è diventato una virtuosa esperienza terapeutica: vederli in azione ci ha permesso di entrare in sintonia empatica con loro attraverso un processo di riconoscimento.”