Sono Il mare che non muore di Caterina Biasiucci, Lo chiamavano Cargo di Marco Signoretti e L’angelo della storia di Lorenzo Conte i tre progetti vincitori del Premio Zavattini 2019/20, annunciati dalla Giuria lo scorso sabato 25 gennaio. Gli autori riceveranno il sostegno del Premio per la realizzazione dei rispettivi cortometraggi e il riconoscimento di 2.000 euro ciascuno a lavoro terminato. Assegnata anche una menzione speciale a Het di Santiago Torresagasti, che potrà utilizzare liberamente il materiale d’archivio dei promotori dell’iniziativa.
Per la qualità di tutti i nove progetti finalisti presentati alla Giuria, la scelta dei vincitori non è stata facile, come ha ricordato il suo presidente Gianfranco Pannone. Le proposte premiate sono caratterizzate da generi e linguaggi differenti: Caterina Biasiucci propone una riflessione evocativa sull’identità femminile, ricostruita attraverso la memoria familiare; Marco Signoretti la narrazione ironica del Mezzogiorno italiano e dei suoi mali secondo i codici di genere dello “spaghetti western”; Lorenzo Conte e Santiago Torresagasti focalizzano momenti storici collegati a due grandi personaggi del Novecento: il primo, guarda l’assedio di Salvador Allende nel suo palazzo presidenziale attraverso gli occhi di un cecchino; il secondo, ricostruisce la presenza clandestina a Milano del futuro presidente vietnamita Ho Chi Minh.
Tutte le informazioni sull’iniziativa, promossa dalla Fondazione AAMOD e sostenuta da MIBAC, Nuovo IMAIE e Istituto Luce Cinecittà, sono sul sito www.premiozavattini.it.