Paolo Taviani ci ha lasciati. Aveva 92 anni. Con il fratello Vittorio, scomparso nel 2018, ha formato un sodalizio artistico tra i più importanti della storia del cinema contemporaneo. Con il loro rigore estetico e uno sguardo mai alieno dalle questioni più urgenti del loro tempo hanno dato vita a capolavori indimenticabili. Paolo aveva esordito nel lungometraggio di finzione, insieme al fratello Vittorio e a Valentino Orsini, con il film “Un uomo da bruciare” (1962), offrendo il ruolo di protagonista a Gian Maria Volonté, anche lui all’esordio. Tra i film di maggior rilievo nella loro lunga carriera, vanno ricordati “I sovversivi (1967), “Sotto il segno dello Scorpione” (1969); “San Michele aveva un gallo” (1971); “Allonsanfàn” (1974); “Padre padrone” (1977), vincitore della Palma d’Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes, del Gran Prix al Festival di Berlino, del David di Donatello speciale e del Nastro d’Argento per la miglior regia. Tra i film successivi, “La notte di San Lorenzo” (1982), miglior film e miglior regia ai Premi David di Donatello; “Kaos” (1984), miglior sceneggiatura ai Premi David di Donatello; “Fiorile” (1993); “Le affinità elettive” (1996), “Cesare deve morire” (2012), Orso d’oro al Festival di Berlino, miglior film e miglior regia ai Premi David di Donatello. L’ultimo film firmato insieme al fratello è “Una questione privata” (2017), tratto dall’omonimo romanzo di Fenoglio. Paolo Taviani aveva da poco annunciato il ritorno sul set, dopo aver diretto da solo nel 2022 “Leonora Addio”. Il nuovo film si sarebbe dovuto chiamare “Canto delle Meduse”. Nel 1986 i fratelli Taviani avevano ricevuto il Leone d’oro alla carriera dal Festival di Venezia. Nel 2016, anche l’Accademia del cinema italiano ha assegnato loro il David di Donatello alla carriera.
Tutta la comunità scolastica della Volonté, nel salutare un grande maestro del cinema, esprime le proprie condoglianze alla moglie Lina Nerli Taviani ed ai figli Ermanno e Valentina.
La cerimonia laica di saluto a Paolo Taviani si terrà lunedì 4 marzo, nella Promototeca del Campidoglio, dalle 10 alle 13.